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La scadenza dei Cosmetici (PAO): Guida uso, Rischi e Conservazione

La scadenza dei Cosmetici (PAO): Guida uso, Rischi e Conservazione

Chi non ha mai buttato via un prodotto cosmetico, magari ancora mezzo pieno perché non era sicuro della scadenza? Chi non si è mai chiesto se un prodotto scaduto poteva irritare la pelle del viso? Ebbene oggi analizziamo la scadenza dei cosmetici e il PAO, perché conoscere questi dettagli aiuta a risparmiare denaro, salva il tempo e la pelle.

Conoscere la durata dei tuoi cosmetici ti permette di pianificare gli acquisti con intelligenza ed è per questo che nell’articolo cercheremo di essere più specifici possibili, entrando a fondo nel significato del PAO, passando per i rischi di un cosmetico scaduto, fino ai trucchi per conservare meglio i prodotti evitando sprechi inutili.

Che cos’è il PAO nei cosmetici

Nello specifico PAO è l’acronimo di Periodo After Opening e indica il periodo di tempo entro cui una crema per il viso, o un cosmetico in generale, rimane sicuro ed efficace dopo che il packaging è stato aperto.

Su una confezione troverai per legge questo simbolo, in particolare sui prodotti che durano oltre 30 mesi dalla produzione. Ma come si riconosce il PAO su un cosmetico? Ti basterà cercare il simbolo di un barattolino aperto con dei numeri come 6M, 12M, 24M e ti permette di sapere quanti mesi hai esattamente per utilizzare quel prodotto cosmetico una volta aperto.

Questo perché una volta aperto, un cosmetico entra in contatto con:

  • Ossigeno;
  • Umidità;
  • Batteri e dita.

Tutto questo favorisce la crescita microbica e l’ossidazione degli attivi come la vitamina C o il retinolo, per esempio. La texture si separa, i profumi cambiano e l’efficacia tende a farsi più lieve.

Come stabiliscono il PAO le aziende?

Ogni prodotto cosmetico deve essere pensato per dare la sicurezza di affidabilità ed efficacia nel tempo, per un periodo stabilito e definito, quindi, la sua formula deve quindi rimanere stabile. La durata del PAO è quindi stabilita sulla base di test specifici che devono tener conto dell’efficacia dei conservanti, della formulazione, del packaging e sulla stabilità degli attivi.

Ecco perché ogni cosmetico ha un suo PAO ben preciso che si determina grazie alla sua formula, alla presenza di acqua, alla sensibilità degli attivi e dal rischio di contaminazione batterica.

I simboli del PAO: come interpretarli

Il disegno apposto sulla confezione, come abbiamo visto, non è decorativo ma serve a indicare nello specifico quanti mesi hai per usare un prodotto cosmetico, ben conservato. Questa informazione ti permette di capire come usare il prodotto in modo efficace, senza che la formula sia alterata in alcun modo, è la tua guida personale.

Facciamo alcuni esempi? Un prodotto con un PAO da 24M fornisce due anni di utilizzo dopo l’apertura, e dichiara che, se ben conservato, quel cosmetico avrà la stessa efficacia proprio come se fosse stato appena aperto.

Un trucco semplice e veloce per non perdere soldi dimenticandosi quando il prodotto è stato aperto? Ricordati di segnare la data di apertura sul fondo con un pennarello indelebile.

PAO e data di scadenza: perché sono due cose diverse

Non bisogna confondere il PAO con la data di scadenza di un prodotto cosmetico. Quest’ultima infatti vale per prodotti deperibili anche se chiusi. Il PAO invece, parte dal momento in cui la confezione viene aperta. Se un prodotto ha entrambe, ovvero sua PAO che scadenza, la scadenza limita tutto. In caso contrario per la maggior parte dei prodotti cosmetici è il PAO a dettare le regole.

La regole della cosmetica parlano chiaro e impongono etichette trasparenti e chiare per tutelare tutti i tipi di consumatori. Ecco che, se un prodotto ha una shelf-life inferiore ai 30 mesi dalla produzione, deve riportare una data di scadenza precisa, oltre questa soglia, basta il PAO. In questo caso i produttori garantiscono sicurezza e efficacia fino a quel limite, ma superarlo è a proprio rischio: la responsabilità d'uso ricade sul consumatore, che deve seguire le istruzioni di conservazione.

Come conservare correttamente un cosmetico durante il PAO?

Una giusta conservazione del prodotto cosmetico fa sì che questo possa arrivare al termine del periodo d’uso indicato in perfette condizioni ed efficacia. In questo modo si massimizzano i benefici, si riducono gli sprechi e si fa anche un favore al pianeta oltre che al portafoglio.

Tenendo conto che i principali nemici dei cosmetici sono il sole diretto e l’umidità, idealmente i cosmetici andrebbero tenuti in luoghi freschi, asciutti e bui, come un cassetto in una camera da letto oppure una trousse ben chiusa. È indispensabile evitare di mettere i cosmetici vicino a una fonte di calore, come un termosifone, in un luogo umido come il bagno e in frigorifero, fatto salvo quando raccomandato.

Un altro consiglio, pur se scontato: rispettare il PAO di un prodotto vuol dire anche non aprirlo se non si ha intenzione di utilizzarlo! Questo vuol dire che è inutile aprire un prodotto cosmetico solo per provare il profumo o la texture, si attivano i processi di degradazione e basta.

In poche parole: bisogna conservare i cosmetici in ambienti freschi, asciutti e lontani da fonti di calore o luce diretta e questo perché calore e raggi solari accelerano l’ossidazione degli ingredienti attivi, riducendone l’efficacia e la sicurezza. Per chi vuole avere in casa sempre prodotti efficienti è necessario resistere alla “tentazione delle prove” di un prodotto e aprire un cosmeceutico solo quando si ha intenzione di utilizzarlo davvero.

Come evitare contaminazioni durante il periodo dopo l’apertura dei cosmetici

Per evitare qualsiasi contaminazione e far sì che il PAO sia un vero indicatore di efficacia di un prodotto cosmetico è sempre consigliabile non infilare le dita nei barattoli, meglio le spatoline sterili. Anche pennelli e spatoline vanno lavate spesso, in questo modo si mantengono i prodotti per la skincare o le cure anti-age performanti e utili nel tempo. Si raccomanda poi di chiudere sempre ermeticamente i prodotti.

Quali segnali indicano che un cosmetico è scaduto o si è deteriorato?

Oltre il PAO e le date di scadenza devi saper individuare quanto un prodotto cosmeceutico è deteriorato. Qui i segnali sono molteplici, ma quello che si può dire è che bisogna fidarsi del proprio naso e dei propri occhi: quando il colore si altera oppure la crema si separa in fasi oleose e acquose è segno di un deterioramento del prodotto; ed è lo stesso se l’odore non sembra più lo stesso, se le note che si sentivano prima scompaiono.

Tra gli altri campanelli di allarme che il prodotto non è stato conservato bene e non è sopravvissuto al suo PAO troviamo anche una texture grumosa o possibili fastidi al contatto.

Quali sono i rischi di utilizzare un prodotto cosmetico dopo la scadenza del PAO?

Avere cura di rispettare il PAO è davvero importante, esistono infatti dei rischi che si possono correre soprattutto per chi ha la pelle sensibile. Come abbiamo visto, quando si apre un cosmetico il contatto con l’aria e con gli agenti esterni altera e deteriora tutta la stabilità della formula e ciò permette la formazione di batteri e piccoli microrganismi che possono portare a reazioni avverse come:

  • Bollicine;
  • Brufoli;
  • Irritazioni cutanee.

Ecco che, per chi ha la pelle reattiva – e anche per chi non ha particolari sensibilità – è sempre importante rispettare le indicazioni di scadenza presenti sul prodotto.

Il periodo after opening e la data di scadenza sono indicazioni essenziali per proteggere la pelle, ma anche per evitare sprechi. Il PAO mostra i mesi in cui un prodotto resta sicuro ed efficace dopo l’apertura; la data di scadenza indica quando un prodotto, indipendentemente, dalla sua apertura cessa di essere efficace. Tutte queste regole sono importanti perché usare un prodotto cosmetico oltre i termini di utilizzo può provocare irritazioni, brufoli, bollicine o allergie, specie su pelli sensibili.

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