Qual è l'età giusta per iniziare a usare la crema antiage?

Qual è l'età giusta per iniziare a usare la crema antiage?

La pelle cambia con il passare del tempo e l’invecchiamento arriva per tutti. I segni visibili dell’invecchiamento cutaneo sono causati da un mix di fattori, alcuni dei quali genetici e che non possono essere controllati.

Esistono però fattori che causano l’invecchiamento che possiamo eliminare semplicemente iniziando a prenderci cura della nostra pelle. 

L’abitudine a una corretta skincare può infatti avere un ruolo molto più importante della genetica in fatto di invecchiamento cutaneo. Questo vuol dire che si può fare davvero molto per superare la prova del tempo sulla propria pelle, ma per farlo bisogna conoscere con attenzione i fattori che causano l’invecchiamento e come fermarli per restare giovani più a lungo. 

Forse non è una preoccupazione che pensi di doverti porre, non ancora. Ma stai iniziando a pensare a che età dovresti iniziare a utilizzare una crema antiage.

In realtà, come vedremo tra poco, non esiste un’età precisa in cui la pelle comincia ad invecchiare e a mostrare le prime linee sottili. 

L’invecchiamento cutaneo comprende infatti diversi fattori tra cui tipologia di pelle, stile di vita, esposizione ad agenti esterni dannosi e molto altro ancora, tutte cause che possono essere controllate.

Ma quando iniziare a farlo? Qual è l’età giusta per iniziare un trattamento mirato antiage?

Cos’è l’invecchiamento cutaneo e come contrastarlo 

Invecchiando la pelle comincia a perdere progressivamente la capacità di mantenersi idratata, nutrita e protetta. Il rinnovamento cellulare rallenta e la pelle comincia a perdere compattezza e si possono iniziare a notare i primi segni dell’invecchiamento.

Mantenere una buona cura della pelle già dai 20 anni o prima, può aiutare a ritardare l’insorgenza di molti segni e linee sottili: in pratica si può dire che prima si inizia meglio è.

Mantenere la pelle idratata e nutrita è la chiave per aiutarla a mantenere la sua funzione barriera e mantenere un aspetto sano e solo perché a 20-25 anni la tua pelle ha un aspetto sano, non vuol dire che dovresti saltare i passaggi essenziali della tua routine di skincare. 

L’invecchiamento cutaneo vero e proprio si manifesta tra i 30 e i 35 anni quando la pelle comincia a perdere elasticità, idratazione e compattezza.

Secondo una ricerca dell’Università di Harvard, l’invecchiamento è causato per solo il 20% da fattori genetici. Questo vuol dire che il restante 80% è dovuto principalmente allo stile di vita. In questo senso è possibile dire che possiamo agire efficacemente per contrastare le rughe.

I primi segni dell’invecchiamento cutaneo sono il risultato di cambiamenti più profondi che all'inizio sembrano invisibili. Potresti iniziare a notare gli effetti a livello superficiale, ad esempio occhiaie, linee sottili e rughe o perdita di luminosità e levigatezza della pelle.

A che età iniziare a usare la crema antiage?

Con il tempo, anche la barriera della pelle si indebolisce rendendo la pelle più sensibile agli stress esterni, come il caldo o l’inquinamento. La pelle comincia a diventare più secca, la circolazione sanguigna rallenta e la carnagione cambia.

A mano a mano che le cellule perdono energia e funzionalità, anche i componenti essenziali vengono meno: il collagene, la proteina che dà forza e solidità alla pelle che dopo i 30 anni diminuisce dell’1% all’anno. 

L’elastina è un’altra delle proteine strutturali del derma, in grado di assicurare il giusto livello di flessibilità ed elasticità: la perdita di elastina causata dall’invecchiamento cutaneo è molto evidente in tarda età.

Esistono altri componenti essenziali che vengono a mancare con il passare del tempo sono l’acido ialuronico, che ha la funzione di mantenere la pelle idratata e che funge da vera impalcatura della pelle, così come i fibroblasti, cellule di tessuto connettivo che producono altre molecole, quindi sono indispensabili per la produzione di elastina. 

I principali fattori dell'invecchiamento cutaneo 

A contrastare i primi segni dell’invecchiamento interviene la scienza epigenetica che studia i cambiamenti delle condizioni ambientali in grado di causare l’accelerazione dei processi di invecchiamento cutaneo. L’epigenetica dimostra che l’invecchiamento non dipende solo dalla biologia ma anche dall’ambiente a cui siamo esposti, anche involontariamente.

Dieta, stile di vita, esposizione ambientale, stress, l’accumulo dei danni causati da questi fattori crea una risposta cellulare negativa e alcune di esse cominciano a disturbare il lavoro delle altre cellule.

Pian piano il corpo comincia a perdere le sue normali funzioni e compaiono macchie, zone secche e cadenti. Anche l’energia cala drasticamente con l’età e si comincia a rispondere in maniera più lenta agli stress ambientali. 

Quali sono quindi i fattori che contribuiscono all’insorgere di segni e rughe

  • Esposizione solare. Molte ricerche rivelano che i fattori esterni, compresa l’esposizione ai raggi UV, sono più importanti della genetica quando si tratta di invecchiamento della pelle. Si stima che l’80% dei segni visibili dell’invecchiamento cutaneo, come la maggior parte delle rughe, sia causato dall'esposizione ai raggi UV2. Nonostante le idee sbagliate comuni, non esiste un’abbronzatura sana, la pelle abbronzata è un segno che i raggi ultravioletti del sole hanno danneggiato la pelle. Per prevenire l’invecchiamento della pelle è quindi bene utilizzare quotidianamente un buona protezione solare, minimo SPF30, sia d’inverno che d’estate. 
  • Inquinamento. L’aria sporca può esacerbare il processo di invecchiamento della pelle e causare rughe premature e macchie senili. Mantenere forte la barriera protettiva della pelle è un’efficace difesa contro l'inquinamento. 
  • Il fumo. Il fumo causa rughe e altri segni prematuri dell’invecchiamento. Le rughe sono generalmente più profonde e pronunciate nei fumatori. Per migliorare l’aspetto della pelle e naturalmente per la salute generale, è meglio smettere di fumare.
  • Cambiamenti di peso. Quando il peso oscilla molto, la struttura elastica della tua pelle può danneggiarsi e potrebbe non tornare indietro.
  • Non prendersi cura della propria pelle. Anche non lavare il trucco la sera o non idratarsi a sufficienza con una buona crema idratante può portare a segni visibili di invecchiamento. Fare skincare oggi è una delle migliori soluzioni per rallentare il processo di invecchiamento. 
  • Non utilizzare creme antiage. L’invecchiamento è una parte inevitabile della vita, non bisogna quindi vergognarsi se a un certo punto si vuole inserire una crema antiage nella proprie routine di skincare. I prodotti giusti formulati con principi attivi mirati, possono fare davvero la differenza se coniugati a uno stile di vita sano e una dieta equilibrata.

I principi attivi da ricercare nelle creme antiage 

Quando iniziare a utilizzare una crema antiage quindi? Tenendo presente che dalla fine dei 20 anni in poi il turnover delle cellule rallenta e la produzione di collagene ed elastina diminuisce, l’età migliore si aggira intorno ai 30 anni.

In realtà, puoi inserire una crema antiage mirata anche qualche anno prima in base alla tua tipologia cutanea. Per capire se hai una pelle predisposta a un invecchiamento precoce o se è il caso di inserire una crema antiage nella tua routine, puoi richiedere una consulenza personalizzata a un professionista di cosmetica o a un farmacista specializzato. 

Prima di optare per una crema antiage intensiva, puoi scegliere una crema prime rughe, soprattutto se la tua è una pelle particolarmente sensibile e reattiva, già a partire dai 25 anni.

Se insieme alla crema specifica utilizzi delle adeguate protezioni come l’SPF o mantieni l’idratazione cutanea, potresti avere dei risultati ottimali e ritardare l’invecchiamento cutaneo. 

Una crema antiage agisce attraverso dei principi attivi specifici andando a rigenerare le cellule, nutrire, idratare e a svolgere un’azione antiossidante. I principi attivi più comuni delle creme antiage sono: 

  • Gli idrossiacidi: tra cui acido salicilico o acido glicolico che agiscono come esfolianti e aiutano a rimuovere le cellule morte in superficie e consentono allo strato cutaneo nuovo ad affiorare più rapidamente. Non si trovano in tutte le creme antiage ma si trovano anche in sieri o prodotti esfolianti specifici da introdurre nella propria skincare, come ad esempio l’esfoliante delicato all’acido mandelico
  • Gli antiossidanti: che hanno la funzione di combattere i radicali liberi, ossia le molecole instabili che causano danni cellulari dall’interno. Gli antiossidanti più comuni sono la Vitamina C o acido ascorbico, di cui abbiamo parlato in questo articolo; la niacinamide o vitamina B3 che migliora l’elasticità cutanea mantenendo l’umidità. Altri antiossidanti possono essere la Vitamina E, il licopene, di cui puoi trovare un approfondimento qui, il coenzima Q10 e i polifenoli d’uva
  • I peptidi: si tratta di proteine che stimolano la produzione di collagene e promuovono la guarigione dalle ferite a seconda dei casi. Il più comune, l’Acetyl Hexapeptide 8 conosciuto come Argirelina va a stimolare direttamente le fibre cellulari. 
  • L’Acido Ialuronico: onnipresente nelle creme antiage è l’acido ialuronico che è l’ideale per mantenere l’idratazione. 

L’età più adatta per inserire una crema antiage nella tua routine è quella che decidi prendendo in considerazione le caratteristiche intrinseche della tua pelle insieme ai fattori ambientali a cui sei esposta o esposto maggiormente.

Ovviamente iniziare prima dei 25-30 a usare una crema antiage non è un problema, ma bisogna rispettare anche le esigenze specifiche della propria pelle e una crema antiage troppo intensiva potrebbe essere pesante per una pelle giovane. Meglio quindi rivolgersi a un esperto del settore e avere una consulenza personalizzata.

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